giovedì 15 agosto 2013

IL PERCHE' FARE L'ISTRUTTORE/ALLENATORE DI SCUOLA CALCIO.


Chi decide di dedicare il proprio tempo per allenare i ragazzi deve disporre di una forte passione per il calcio giovanile, poiché spesso ci si trova ad operare in condizioni di disagio quali, per esempio: la gestione di un gruppo troppo numeroso e non omogeneo, la mancanza di strutture e attrezzature, ecc.
La motivazione è quella dimensione psicologica che consente di superare le difficoltà e le delusioni, e può essere rafforzata, e generare entusiasmi, osservando insieme ai bambini i miglioramenti ottenuti.
Chi svolge un lavoro che interessa l’educazione motoria dei giovani è sicuramente impegnato in un delicato compito, poiché con la sua “azione educativa” agisce direttamente sulla formazione psico-fisica dei soggetti e sullo sviluppo della loro personalità.
Colui che si accinge a svolgere un ruolo tanto delicato come quello di allenare i giovani calciatori, deve possedere alcuni requisiti fondamentali dei quali alcuni potranno solo essere migliorati, altri invece, fortunatamente, potranno essere appresi.
Nella tabella 1 vengono elencati i requisiti e le qualità fondamentali dell'allenatore 
Fondamentale per l’allenatore è il distaccarsi dagli schemi fissi e degli stereotipi d’allenamento degli adulti, schemi che potrebbero impedire la necessaria creatività per crescere sia a livello individuale che di gruppo. Le proposte operative quindi devono essere facilmente comprensibili e interiorizzabili in base alle reali esigenze del bambino e ideate a misura delle diverse necessità.




L’allievo deve essere considerato il soggetto e non l’oggetto delle attenzioni e del lavoro dell’allenatore. 
Inoltre ogni seduta, ogni esercitazione, ogni fase della didattica in genere deve essere in grado di provocare un adattamento positivo nei comportamenti dei bambini, ed un coinvolgimento attivo che favorisca la loro crescita globale, gli eventuali progressi ed il loro desiderio di continuare a praticare questo bellissimo gioco. Essi dovranno vivere una crescente soddisfazione derivante da una maggiore capacità di dominare la palla, dall’abilità di saperla utilizzare in gara, dal saper comprendere meglio l’evolversi del gioco e dall’essere in grado di collaborare più efficacemente con i compagni. 

L’Allenatore è il regista delle esigenze primarie del giovane calciatore, il quale dovrà:
 

Rispettare le naturali esigenze del giovane allievo consentirà di alimentare in forma più naturale anche la sua passione verso il gioco del calcio.
Come il bravo giocatore sa trovare la risposta adeguata ad ogni situazione di gioco, così il bravo allenatore sarà attento a leggere la situazione di insegnamento - apprendimento, in allenamento come in gara, per rispondere con le opportune scelte didattiche alle necessità manifestate dai suoi allievi.
Il piacere dell’allenatore si realizzerà pertanto nel trovare, con l’organizzazione, i tempi e le modalità più indicate per intervenire efficacemente in ogni situazione.






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