Si passa dal gioco 11 contro 11 al 9 contro 9, sistema di gara che prima interessava soltanto la categoria Esordienti B.
Per quale motivo si è deciso di “tornare indietro”?
Per quali ragioni la Federazione ha preferito ridurre il numero dei partecipanti alle partite?
GIOCO E INTENSITA'
La stagione scorsa mi trovavo a collaborare con una società la cui prima squadra militava nel campionato di Promozione.
A volte è successo la partita degli Esordienti fosse seguita da quella degli adulti.
Entrambe le partite si disputavano sul medesimo campo, senza riduzione alcuna per i più piccoli.
In ciascuna occasione mi domandavo: “come può lo stesso spazio di gioco essere adatto alle due diverse categorie?”.
“Se le dimensioni sono ottimali per gli atleti di Promozione non è possibile che siano adatte anche alla squadretta di adolescenti”.
“O il campo è troppo piccolo per gli adulti oppure è tremendamente grande per gli Esordienti”.
Con l’introduzione del gioco 9 contro 9 – e la conseguente riduzione degli spazi di gioco – qualcosa è cambiato.
Nelle partite di calcio capita di frequente che il pallone finisca fuori dal gioco e che si verifichino tempi “morti”, perdite di tempo in cui non si svolge alcuna azione.
Modificando lo spazio, anche il tempo subisce una variazione.
- nelle partite 4 contro 4 il pallone è fuori per circa l’8% del tempo totale di gioco;
- in gare 7 contro 7 i tempi morti aumentano fino al 14%;
- in confronti che coinvolgono 11 giocatori per squadra il tempo effettivo di gioco si abbassa a circa 2/3 del tempo totale.
La riduzione del numero dei partecipanti aumenta il grado di coinvolgimento di ciascun giovane atleta.
Secondo ricerche statistiche, nel gioco “9 contro 9” è 90.000 volte più facile e probabile che un calciatore sia coinvolto in un’azione di gioco rispetto alla modalità “11 contro 11”.
In conclusione: più un ragazzo è coinvolto nel gioco, più il gioco diventa motivante.
ORIENTAMENTO DI GIOCO
Per tutti gli appassionati di moduli, schemi tattici e numeri.
Il gioco a 9 permette a ciascun giocatore di toccare più volte il pallone, di essere molto più spesso al centro del gioco e di interagire con lo spazio e con i compagni in modo semplificato.
I Centri Federali Territoriali hanno scelto il sistema di gioco (1)3-2-3 in quanto:
- permette un un duello 1 contro 1 nelle varie zone di campo (naturalmente se anche l’altra squadra adotta il medesimo posizionamento);
- favorisce la collaborazione nelle catene esterne;
- agevola la lettura delle situazioni di potenziale disparità numerica.
Questo secondo schieramento promuove la collaborazione tra compagni di reparto e non vincola alcun giocatore a muoversi sempre con le spalle rivolte alla porta avversaria.
Anche l’estremo difensore – o il primo attaccante – riceve grandi benefici e agevolazioni da questa nuova modalità di confronto per gli Esordienti:
- egli compie compie un numero di interventi 4 volte superiore alla media dei confronti 11 contro 11;
- legge con più facilita le diverse situazioni di gioco, in quanto semplificate;
- accompagna con più naturalezza e semplicità le azioni dei compagni.
Più gioco, più miglioro. E più mi diverto.
Un’altra differenza sostanziale tra le due modalità di confronto tra Esordienti.
Nel calcio a 11, ogni 30 minuti di gioco ciascun giocatore viene coinvolto per circa 1 minuto e 36 secondi, contro i 2 minuti e 6 secondi del gioco a 9.
Questo significa che diminuendo il numero dei giocatori coinvolti, aumenta il tempo di contatto di ciascuno di loro con l’attrezzo (pallone) di circa il 22%.
Ogni 4 partite giocate 9 contro 9 è come se si fossero giocate 5 partite nella modalità a 11.
Sempre riducendo gli spazi, diminuisce anche la “periferia“, ovvero tutta quella enorme porzione di campo che solitamente non viene utilizzata da alcun giocatore.
In conclusione, giocare in spazi ridotti non può fare altro che produrre del gran bene ai nostri giovani atleti.
Sono più coinvolti, hanno più probabilità di entrare in contatto con il pallone; giocare nello “stretto” è utile per incrementare le loro abilità tecniche e capacità cognitive e percettive.
Spesso sono chiamati a decidere in fretta, risolvendo situazioni di gioco attraverso il gesto tecnico.
Lasciamoli giocare.
(Fonte:mentalfootball)
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