Le abilità tecniche del calcio
rappresentano tutte le forme di comunicazione motoria specifica previste dal
regolamento di gioco.
Esse sono i
fondamenti su cui si impianta l’azione di gioco e la capacità di ottenere, con
buone probabilità di successo. le relative e specifiche intenzioni tattiche.
La tecnica
nel calcio deve essere considerata un elemento di trasmissione motoria delle decisioni
intraprese dal giocatore, quindi rappresenta il mezzo e non l’obiettivo
primario.
Ma è anche
vero che il controllo automatizzato dell’elemento tecnico permette al giocatore
di rivolgere maggior attenzione verso l’ambiente esterno cioè verso gli scopi
del gioco.
L’apprendimento
tecnico deve tener conto del concetto di economicità che risulta determinante
ed essenziale in qualsiasi azione di gioco, in quanto il risparmio di energie
fisiche e mentali permette una migliore efficacia decisionale ed esecutiva.
Il gesto
tecnico, quindi, si esprimerà variando le sue modalità esecutive in relazione a
diversi parametri che rappresentano altrettante variabili. Ne citiamo alcuni:
• impegno di
forza
• direzione
di arrivo della palla
• direzione
di uscita della palla
• variazioni
di velocità, frequenza e ritmo
• condizioni
di equilibrio
• presenza
dell’avversario/i
• presenza
del compagno/i
• spazio
d’azione disponibile
•
orientamento visivo (difficoltà percettive)
•
combinazione di elementi motori contemporanei e successivi
• impegno
mentale
• stanchezza
fisica
•
anticipazione pre e post-esecutiva
• feed-back
regolativi (informazioni di controllo durante l’esecuzione)
Il gesto
tecnico, quindi, nel gioco del calcio, si esprime sempre condizionato da
diverse complessità, il più delle volte causate dalla presenza di uno o più
avversari, dagli spazi disponibili, dalla velocità richiesta dalla situazione
ed anche dalla precisione tecnica indispensabile per ottenere il successo in
una determinata azione di gioco.
Questa
condizione generale, che si realizza sempre durante il gioco, non può che
influenzare la pianificazione dei programmi tecnici e dei metodi
d’insegnamento.
Nelle
esercitazioni didattiche perciò occorrerà che siano frequentemente utilizzati
avversari (attivi o con attività parzialmente ridotta) o regole didattiche che
comportino limitazioni e pressioni all’esercizio (riduzione del tempo, dello
spazio, ecc.).
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