La
rappresentazione della coordinazione motoria, parte da questo presupposto:
l’organismo è un sistema che si autoregola al grado più elevato, che si
autoconserva, corregge e persino si perfeziona.
La
coordinazione, che di fatto investe il sistema neuromuscolare, soprattutto
nelle aree extrapiramidali e nella regolazione periferica propriocettiva, può
essere definita come la capacità di regolazione, organizzazione e controllo del
movimento.
La
coordinazione, è un processo complesso che deve essere ascritto alla efficienza
del Sistema Nervoso sia centrale che periferico.
Sostanzialmente
la coordinazione fa riferimento alla qualità dei tre sistemi funzionali (P.K.
Anochin 1973) che comportano l’integrazione di altrettanti sistemi e processi
di regolazione e controllo del movimento. Essi sono:
1) il
controllo del Programma centrale le varianti che ne scaturiscono relativamente
ai risultati parziali del movimento, compresa l’anticipazione (confronto fra
valore nominale e valore reale)
2) feed-back
relativamente al decorso del movimento sia parziali che finali (sintesi
afferente)
3) controllo e regolazione
vera e propria sulla muscolatura effettoria (grandezza da controllare)
Le capacità
coordinative, secondo le molteplici tassonomie presentate alla fine degli anni
’70, si possono suddividere in: Generali e Speciali.
I diversi
autori concordano in questa classificazione che prevede quindi una
coordinazione più globale che sottende a sua volta le varie particolarità
coordinative che dipendono anche dal tipo di sport e quindi dal quadro tecnico
specifico.
Le Capacità
Coordinative Generali sono: la capacità di controllo motorio, la capacità di
adattamento e trasformazione dei movimenti e la capacità di apprendimento
motorio (insieme costituiscono la destrezza motoria).
Per Capacità Coordinative
Speciali possono essere considerate: destrezza fine, equilibrio, elasticità di
movimento, combinazione motoria, fantasia motoria, orientamento, differenziazione
spazio-temporale, differenziazione dinamica, anticipazione motoria, reazione
motoria, memorizzazione motoria,ritmizzazione.
Alcune di
esse però si possono tranquillamente considerare effetti diretti di altri
processi coinvolti con gli aspetti deputati all’organizzazione del movimento
come: la fantasia, la memorizzazione, l’anticipazione. Queste in effetti
sembrano appartenere maggiormente ai processi mentali che governano le attività
motorie sportive.
“Le capacità
sensopercettive rappresentano determinate potenzialità dell’individuo di
avvertire e reagire a degli stimoli interni al nostro corpo, ed esterni ad esso
provenienti dall’ambiente circostante.
Tale
proprietà dell’organismo umano è deputata a recettori nervosi specializzati,
facenti parte dei nostri organi sensoriali, che permettono di ricevere il
segnale (stimolo) per trasmetterlo al sistema nervoso centrale che avrà a sua
volta il compito di riconoscere il segnale e quindi inviare una risposta
effettoria ai muscoli.
Tale
processo di ricezione, trasmissione e decodifica del segnale, viene attribuito
a delle strutture nervose chiamate analizzatori. L’analizzatore (vedi Tavola
10, Sotgiu-Pellegrini in D’Ottavio, 1994) rappresenta quel sistema
specializzato avente il compito di innescare eventuali processi di risposta
dell’organismo, attivando le varie funzioni organizzative del movimento. Avremo
così gli analizzatori: tattile, acustico, visivo, statico-dinamico, cinestesico.
Contemporaneamente,
o comunque in termini di immediata successione, la risposta motoria sarà
strutturata secondo le possibili potenzialità organizzative e di controllo del
movimento (capacità coordinative) in relazione ad un progetto generale primario
(area motoria del cervello).
Le capacità
coordinative sono quindi anche quelle componenti del movimento che ne
“assistono” il decorso, regolandola nelle varie sequenze e negli eventuali
adattamenti in funzione di variabili ambientali:
• Capacità
sensopercettive: sono responsabili della ricezione decodifica e innesco della
risposta
• Capacità
coordinative: sono responsabili della organizzazione, controllo e direzione del
movimento. (Tavola 11)
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